Cos’è l’annegamento e come avviene: capire per prevenire

L’annegamento è una delle principali cause di morte accidentale nel mondo. È un evento improvviso e spesso silenzioso, che può verificarsi in mare, piscina, fiumi o anche in poca acqua. Comprendere cosa accade realmente durante un annegamento è fondamentale per prevenirlo e intervenire tempestivamente.

Annegamento primario: quando tutto avviene in pochi secondi

L’annegamento primario si verifica quando una persona inala acqua nei polmoni. Spesso è causato da un incidente: crampi, corrente, panico o malore. Lo spasmo della laringe blocca le vie respiratorie e impedisce di respirare, causando ipossia, perdita di coscienza e rischio di morte in pochi istanti.

Silenzioso e rapido: i falsi miti sull’annegamento

L’annegamento non è come nei film: è silenzioso. La vittima non riesce a chiamare aiuto né a muoversi in modo efficace. I segnali sono sottili: sguardo perso, braccia ferme, posizione verticale. Riconoscerli è vitale per intervenire in tempo.

Annegamento secco: una condizione rara ma da conoscere

A volte lo spasmo laringeo continua anche fuori dall’acqua, impedendo la respirazione. Anche chi sembra stare bene subito dopo il salvataggio può peggiorare rapidamente. È essenziale tenere la persona sotto osservazione e chiamare i soccorsi se ci sono dubbi.

Annegamento secondario: quando i sintomi arrivano dopo

L’annegamento secondario si manifesta ore dopo aver inalato una piccola quantità d’acqua. Provoca infiammazione e accumulo di liquidi nei polmoni. Sintomi: tosse persistente, respiro corto, stanchezza, confusione. Se presenti, serve assistenza medica urgente.

Cosa fare in caso di annegamento

  • Chiama i soccorsi immediatamente (118 in Italia).
  • Metti in sicurezza te stesso prima di soccorrere.
  • Rimuovi la persona dall’acqua con cautela.
  • Valuta coscienza e respirazione. Se assenti, avvia la RCP.
  • Alterna 30 compressioni toraciche a 2 insufflazioni finché non arriva aiuto.

Prevenzione: la chiave per salvare vite

  • Non nuotare mai da soli o in acque non sorvegliate.
  • Sorveglia sempre i bambini, anche in piscina.
  • Evita tuffi in acque sconosciute o dopo pasti pesanti.
  • Non entrare in acqua sotto effetto di alcol o farmaci.
  • Indossa dispositivi salvavita in barca o sport acquatici.
  • Impara il primo soccorso e la rianimazione cardiopolmonare.

L’annegamento può avvenire in pochi secondi. Conoscere i segnali e agire con prontezza può salvare vite. Parlarne significa fare prevenzione.